Nicola Gai: protagonista silenzioso
Negli anni è diventato il punto di riferimento del centrocampo del Tre Penne vincendo alla sua prima stagione a San Marino il “Pallone di Cristallo”, trofeo assegnato al miglior giocatore di quella annata: stiamo parlando di Nicola Gai, fresco di rinnovo con il club di Città anche per la prossima stagione.
“Sono molto felice di vestire ancora questa maglia.- Queste le prime dichiarazioni del centrocampista italiano- “Da quando mi sono calato in questa realtà, mi sono sempre trovato bene. Considero il Tre Penne come una famiglia composta da una dirigenza che in questi anni mi ha sempre accontentato, non ho mai preso in considerazione altre offerte.”
Prima dello stop forzato Gai aveva segnato ben 10 reti, con un Tre Penne lanciato nelle fasi clou della stagione. Il giocatore afferma: “Stavamo disputando una buona stagione, eravamo in corsa su entrambi in fronti. In Campionato ci stavamo apprestando a disputare il ritorno prima dei play-off, mentre in Coppa eravamo in semifinale pronti a giocarci le nostre carte. A livello personale, oltre ai gol, credo di aver reso al meglio e di essermi sempre messo a disposizione della squadra che è per me la cosa più importante.” Prosegue “Una parte di me non vede l’ora di tornare in campo e rivedere tutti i compagni dopo più di tre mesi. Il calcio è una passione per noi e mi manca vivere questa atmosfera. Sono sicuro che torneremo presto alla normalità.”
Definito dai più “leader silenzioso”, Gai ammette: “E’ un appellativo che mi hanno attribuito spesso durante la mia carriera. Non sono un ragazzo di tante parole, ma questo fa parte del mio carattere. Nella vita ho sempre pensato che fosse più importante agire piuttosto che parlare, in fondo un pizzico di verità c’è in questo soprannome. Sono contento di essere un punto di riferimento per i miei compagni, mi impegno sempre per dare il massimo.”
Ma Nicola Gai sembra migliorare di anno in anno, con un rendimento sempre costante che lo porta ad essere decisivo nei momenti che contano. Un caratteristica non da tutti: “Non c’è nessun segreto– commenta- “il mio obiettivo è quello di essere sempre la versione migliore di me e non calare d’intensità. A volte quando giochi in un campionato non professionistico può essere difficile alternare la vita sportiva con quella lavorativa e in famiglia, ma negli anni mi sono sempre allenato frequentemente e questo è molto importante. Inoltre, credo che sia fondamentale trovare i giusti stimoli ogni stagione; ma bisogna essere bravi a trovarli dentro di sé e non all’esterno, questo ti porta a stare sempre concentrato sia a livello mentale che a livello fisico.”
Il giocatore che veste la casacca numero 8 è da cinque anni in pianta stabile al Tre Penne e svela quello che è per lui il ricordo più bello: “Sarò sincero e dirò che il ricordo più bello legato alla squadra coincide con la vittoria del campionato nell’anno del mio arrivo. Il Tre Penne mancava da qualche anno ai vertici del calcio sammarinese e proprio quella stagione la società ha gettato le basi future per un progetto vincente con grandi giocatori.”
Non solo memorie passate, ma anche osservazioni sul futuro per Nicola Gai che dice: “Prossimo anno ci sarà una nuova formula nel Campionato, sarà un’opportunità per poter sfidare tutte le squadre e giocare lo stesso numero di partite. Sarà sicuramente un nuovo modo di pensare e di affrontare la stagione, ci prepareremo al meglio per farci trovare pronti.”
Gli opposti si attraggono e uno dei giocatori con il quale c’è più feeling è Michael Angelini: da un lato una persona silenziosa come Gai, dall’altro una istintiva come l’attaccante biancazzurro. Gai spiega com’è nato il loro rapporto: “Mi trovo bene con Michael. Prima di tutto è una persona eccezionale, ma è anche un bravissimo compagno di squadra con il quale mi sono trovato subito bene. Dentro il campo ci siamo divertiti in questi anni, abbiamo trovato una buona chimica.”
Infine un messaggio per il mondo Tre Penne e i TCS, che gli hanno persino dedicato un coro: “Non ho mai avuto modo di ringraziare pubblicamente i nostri tifosi, voglio cogliere questa occasione. Sono presenti ad ogni nostra partita e non fanno mai mancare il loro apporto, per noi sono un valore aggiunto. Molto spesso non esulto dopo aver segnato nonostante i loro canti, questo fa parte della mia personalità, ma gli voglio tributare un grosso applauso. Aggiunge: “Lavoreremo anche il prossimo anno per competere ai massimi livelli e far divertire le persone che ci seguono, le quali sono spinte da entusiasmo e passione, due valori chiave nella nostra realtà.”
FOTO ©FSGC/Pruccoli
Ufficio stampa SP Tre Penne
Matteo Pascucci